Messaggio del Parroco per la Festa di Santa Tecla 2023

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

il nostro appuntamento annuale con i festeggiamenti della nostra Protettrice è alle porte e, come ogni anno, lasciate che vi lasci un messaggio che possa incitare a viverli al meglio, per fare in modo che celebrazione e vita siano in consonanza.

Celebrare la memoria dei santi non può e non deve ridursi ad un semplice ricordo e nemmeno ad un atto di affidamento alle loro preghiere di intercessione, fare memoria di loro significa riconoscere che il “motore” della nostra vita è Dio, che in Gesù Cristo ci offre la salvezza e ci dà una dignità nuova, quella di figli amati, che va custodita e fatta fruttificare.

Santa Tecla ci invita in prima istanza a far diventare la nostra vita vangelo vivente, esistenza di chi sa che è stato guarito per Grazia e per questo può vivere il culto gradito a Dio. Tecla, guardando a Cristo, l’uomo perfetto, ci insegna ad essere uomini e donne pienamente inseriti nella nostra storia e nella nostra società e a coltivare quei valori che, proprio perché profondamente umani, parlano di Vangelo. L’accoglienza reciproca, lo spirito di fraternità, l’amore per la comunione, la capacità di leggere i segni dei tempi, sono virtù che hanno caratterizzato la sua vita e che dovremmo imparare a coltivare nella nostra.

Contempleremo, nei giorni della festa, il suo simulacro che passa per le nostre strade; evitiamo di guardarlo semplicisticamente con gli occhi della superstizione, andiamo oltre: riconosciamo in esso l’effige di una donna con i piedi saldi a terra, con gli occhi grandi rivolti verso il mondo, che regge in mano la chiesa, segno di fraternità e comunione, e la croce di Cristo contornata dalle foglie di ulivo, per affermare con franchezza che mediante il Mistero Pasquale di Cristo è stata instaurata la pace definitiva tra Dio e il genere umano, quella pace distrutta dal peccato di Adamo, ma ricapitolata nel sacrificio di Cristo. Tecla ci insegna che “chi dall’albero traeva vittoria, dall’albero venne sconfitto” e ci aiuta con le sue preghiere a rigettare le opere delle tenebre per accogliere e vivere le opere della Luce.

Questi giorni di festa possano essere il momento, dunque, per riscoprire che la nostra vita va vissuta in pienezza, riconoscendo in Cristo il nostro unico Salvatore e impegnandoci con noi stessi a costruire, giorno dopo giorno, nella concretezza delle nostre vite, un mondo migliore, senza ipocrisie e simulazioni.

Con affetto e simpatia, vi benedico di cuore e auguro a tutti una buona festa.

Il Parroco

Don Alfredo Andronico